FONDAZIONE
MARIO TOMMASINI

I luoghi di Mario Tommasini

15-04-2011

Nei mesi di aprile e maggio 2011 è stata esposta, sotto i portici del Cortile della Casa della Musica, piazzale San Francesco 1, Parma, un’importante mostra. Essa aveva l’obiettivo di richiamare l’attenzione sulla “rivoluzione” di Tommasini a difesa dei piĂą deboli e degli emarginati della societĂ . La selezione di immagini poneva l’accento sulla differenza sostanziale tra la disumanizzazione precedente alle “battaglie” di Mario e la progressiva conquista di una nuova dignitĂ  da parte dei cosiddetti “ultimi”. I soggetti presi in esame esplicitavano, grazie alla potenza di immagini suggestive dall’alto valore documentaristico ma anche artistico, fasi della storia della nostra societĂ , legate in particolar modo all’Ospedale Psichiatrico di Colorno e alla Fattoria di Vigheffio.  

Scheda tecnica
La mostra comprende una quarantina di fotografie di grande formato in bianco e nero (pannelli in forex di 70 x 150 cm) che ripercorrono alcune tappe fondamentali della vita pubblica di Mario Tommasini a Parma e provincia, mettendo in evidenza il suo contributo determinante su vari aspetti sociali e politici della comunitĂ . Le opere sono suddivise in tre sezioni: “L’Ospedale Pschiatrico di Colorno”, “La Fattoria di Vigheffio”, “I volti di Mario Tommasini”. 
Le fotografie sono corredate da parti testuali esplicative. I materiali provengono da varie fonti, archivi pubblici e privati, con cui la Fondazione Mario Tommasini collabora fin dalla sua nascita. Tra le collaborazioni principali, in questo caso, si inseriscono l’Ausl di Parma e l’Archivio Storico dell’Ospedale di Colorno.
La mostra è affiancata da un catalogo, in cui sono pubblicate le immagini in mostra, i testi su Tommasini, un’introduzione sulla Fondazione, la presentazione dell’Archivio, del Premio e del sito. Mostra e catalogo sono a cura di Edicta.

La vicenda umana di Mario Tommasini, con questa mostra, diventa un racconto per immagini. Racconto di una vita esemplare al servizio degli emarginati e delle categorie definite socialmente deboli.
La rivoluzione di Mario è stata soprattutto sociale, ha lottato per abbattere le “istituzioni totali” e i loro dettami di esclusione per riportare dignitĂ  e speranza nei luoghi di sofferenza. 
E’ agli emarginati del manicomio, del brefotrofio, delle carceri, degli ospizi, che va l’impegno dell’uomo ancor prima che del politico. 
Tommasini è stato ed è tuttora esempio di tensione propositiva, di una “eredità del fare” in cui non basta la comprensione e la solidarietà, ma diventa necessario l’impegno, lo sforzo individuale e collettivo per la difesa e la tutela della dignità della persona.
La mostra vuole rendere omaggio alla figura carismatica e pubblica e al grande lascito di valori e realizzazioni che a lui si devono, nella sua Parma, cittĂ  dove è nato e vissuto. 
Fondazione Mario Tommasini.

I materiali della mostra sono tuttora custoditi presso la sede della Fondazione Mario Tommasini e possono essere messi a disposizione di chi intenda utilizzarli per finalitĂ  condivise dalla Fondazione.